(Dott. Marco Briganti Fisioterapista – OMPT – Osteopata D.O.)

La CTS (Carpal Tunnel Syndrome) è la sindrome da compressione più comune dell’arto superiore. Le persone affette da questa patologia percepiscono alterazioni della sensibilità, della destrezza e della funzionalità della mano.

I casi di “lunga durata” sono spesso caratterizzati da cambiamenti irreversibili di struttura e funzione conseguenti a demielinizzazione e danno assonale.

Pubblicate sul JOSPT nel maggio 2019 queste LG (Linee Guida) sintetizzano le migliori evidenze disponibili relative a: incidenza, prevalenza fisiopatologia, classificazione, fattori di rischio, tecniche di valutazione e trattamento della CST.

COSA GIA’ SAPPIAMO

Nel corso degli anni sono state raccolte evidenze significative relative alla gestione riabilitativa della CTS ma tali informazioni non erano mai state utilizzate per stilare linee guida (LG) cliniche.

COSA ABBIAMO CAPITO

L’esame clinico dovrebbe includere una batteria selezionata di test diagnostici unitamente a misure di outcome (strumenti che ci aiutano a capire l’efficacia di ciò che stiamo proponendo al paziente).

La migliore evidenza disponibile supporta l’uso di ortesi notturna che ponga il polso in posizione comoda e prossima alla posizione neutra. Fortunatamente, per una buona parte di persone con CTS, la gestione non chirurgica risulta essere efficace e curativa visto che solo il 50% (circa) di queste finisce con il doversi operare entro 1 anno.

I fattori associati al fallimento della gestione non chirurgica includono: (1) punteggi iniziali alti al Boston Carpal Tunnel Questionnaire (CTQ); (2) durata dei sintomi maggiore o uguale a 1 anno, (3) Test di Phalen positivo, (4) maggiore intensità dei sintomi notturni, (5) atrofia dei muscoli tenari e (6) più di 1 intervento non chirurgico precedente fallito.

PUNTO DELLA SITUAZIONE PER LA PRATICA

La valutazione della CTS deve includere un’accurata analisi della storia anamnestica del paziente e dei relativi sintomi, diagramma della mano di Katz, test di discriminazione statica a 2 punti, test dei monofilamenti, test di Phalen, segno di Tinel, Wrist ratio index[1], CTQ-symptom severity scale e CTQ-functional scale or the Disabilities of the Arm, Shoulder and Hand questionnaire. La destrezza può essere valutata usando il Purdue Pegboard o il Moberg Pickup Test modificato da Dellon.

Può essere, inoltre, stabilita la baseline della forza di presa tridigitale o in modalità “tip pinch” (punta a punta).

Gli individui con CTS grave, come evidenziato dall’atrofia dei muscoli tenari o dai risultati elettrodiagnostici, devono essere inviati al consulto chirurgico. Taluni casi necessitano di un’ortesi indossata di notte con il polso comodamente posizionato in corrispondenza o in prossimità della posizione neutra. Laser, Ionoforesi e magnetoterapia non sono indicate e non dovrebbero essere prescritte.

Solo dopo aver valutato costi e controindicazioni possono essere aggiunti ulteriori interventi non chirurgici. Ciò, tuttavia, implica la modifica del programma riabilitativo attraverso l’introduzione di: interventi di tipo ergonomico, calore superficiale, terapia manuale ed esercizio terapeutico (stretching generale o esercizi per i muscoli lombricali). Solo i pazienti che peggiorano o quanto meno non migliorano dovrebbero essere indirizzati a un chirurgo della mano.


[1] Misurato usando una coppia di calibri scorrevoli per misurare la larghezza del polso anteroposteriore (AP) e la larghezza del polso mediolaterale (ML) alla piega distale del polso. I rapporti superiori a 70 sono risultati essere un fattore predisponente per la sindrome del tunnel carpale

Carpal Tunnel Syndrome: A Summary of Clinical Practice Guideline Recommendations-Using the Evidence to Guide Physical Therapist Practice. J Orthop Sports Phys Ther. 2019 May;49(5):359-360.